Se è vero che il curriculum vitae è come un biglietto da visita di chi lo redige, vale la pena di sapere che cosa bisogna fare per scriverne uno perfetto, capace di convincere i recruiter a richiedere un colloquio al candidato. Lo scopo di un cv è quello di far conoscere le esperienze formative e lavorative del soggetto di riferimento. Bisogna essere bravi, però, nel non eccedere con la quantità di informazioni che vengono inserite. Per ciò che riguarda il percorso di formazione, per esempio, conviene specificare unicamente i dati più pertinenti e in linea con il ruolo per il quale ci si propone. In alternativa, si può anche pensare di ricorrere a un espediente grafico ad hoc per porre le informazioni più rilevanti in primo piano.
Semplice, breve e coinciso
La caratteristica più importante per un cv perfetto è essere brevi, un curriculum “semplice” è molto più leggibile. Nelle fase iniziali, i selezionatori dedicano non più di una trentina di secondi alla valutazione di ciascun cv, ed è questo il motivo per il quale occorre essere sintetici e non superare le 2 pagine di lunghezza. Anche chi ha alle spalle un gran numero di esperienze può riuscire a organizzarle in uno spazio contenuto se adotta una scelta grafica appropriata. I cv spontanei, infine, sono sempre più apprezzati rispetto a quelli redatti secondo il formato europeo, a meno che non sia richiesto diversamente.
Le passioni e gli interessi personali
In un curriculum ci deve essere spazio anche per gli hobby, per gli interessi personali e per tutte quelle attività che si svolgono per passione al di fuori del contesto di lavoro. Ovviamente, conviene inserire tali informazioni unicamente nel caso in cui c’entrino con la mansione che si desidera ottenere. Conviene puntare su interessi e passioni soprattutto se ci si è appena diplomati o laureati e, di conseguenza, non si hanno molte esperienze di lavoro da inserire nel curriculum. Più in generale, è bene che si tratti di attività e hobby che riescano ad attirare l’attenzione dei recruiter e a suscitare la loro curiosità.
L’elenco delle skills
Quando si parla di skills si fa riferimento all’elenco di capacità e competenze che è bene inserire in un curriculum. Non si tratta di menzionare unicamente i plus professionali, ma di citare anche quelli personali: come sempre, occorre sceglierli e posizionarli in funzione del ruolo che viene richiesto, in ordine di pertinenza. Anche abilità che potrebbero sembrare non direttamente correlate con il lavoro proposto possono essere specificate, perché potrebbero comunque catturare i selezionatori. La lista delle competenze linguistiche e di quelle informatiche è quasi scontata, ma vale la pena di prendere in considerazione altre informazioni che potrebbero risultare utili, come per esempio il possesso della patente e dell’automobile. Non va dimenticato, poi, di segnalare se si appartiene alle categorie protette o se si è iscritti alle liste di mobilità. Le aziende, infatti, possono usufruire di sgravi dal punto di vista fiscale nel caso in cui assumano persone in mobilità.
Le esperienze professionali
Se in cima al cv vanno inseriti i dati personali e le informazioni di contatto, subito sotto tocca alle esperienze professionali, che vanno riportate in ordine cronologico: quelle più recenti più in alto e poi via via a scalare con le altre più lontane nel tempo. Soprattutto le mansioni di cui ci si è occupati nel corso degli ultimi anni richiedono un approfondimento, al pari dei lavori che appaiono più pertinenti con il ruolo che si ambisce a ottenere.
Il curriculum grafico
Una delle alternative che si possono prendere in considerazione per farsi notare è quella del curriculum grafico. Anche chi non ha particolari competenze in questo ambito può usufruire di un format simile, che può essere scaricato in maniera gratuita da diversi siti Internet. Al di là della componente creativa, lo scopo principale di tale soluzione consiste in una migliore organizzazione dei contenuti, che quindi risultano più fruibili e facili da leggere. Un cv grafico è una scelta consigliata non solo per chi vuole lavorare nel mondo del web design, ma anche per coloro che si propongono nel settore del marketing. L’importante è ricordarsi di convertire il documento in un file pdf, che non può essere modificato ed è leggero.